Secondo Cassetto
Dove stanno le cose trovate in giro che non hanno [ancora] un posto proprio
giovedì 23 novembre 2017
domenica 29 ottobre 2017
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martedì 11 novembre 2014
venerdì 9 dicembre 2011
giovedì 31 marzo 2011
martedì 26 ottobre 2010
sabato 28 agosto 2010
lunedì 2 agosto 2010
Per questo, severamente, ma soprattutto ostinatamente, aspettiamo
Ci sono alcune parole che sono state pronunciate il 2 agosto del 1981, ancora al primo anniversario della strage. Sono già state ricordate, ma è bene ricordarle ancora:
Un Paese che rinuncia alla speranza di avere giustizia ha rinunciato non soltanto alle proprie leggi, ma alla sua storia stessa.
Per questo, severamente, ma soprattutto ostinatamente, aspettiamo
domenica 18 luglio 2010
sabato 17 luglio 2010
sabato 3 luglio 2010
giovedì 17 giugno 2010
venerdì 1 gennaio 2010
Torre della Meloria
a circa 4 miglia nautiche a largo di Livorno
La Torre della Meloria sorge in una zona di bassifondi e scogli affioranti dal Mar Ligure (le cosiddette Secche della Meloria), di fronte al porto di Livorno, da cui dista circa 7 chilometri.
La torre è una costruzione settecentesca che sorge isolata nello specchio di mare che nel 1284 fu teatro della celebre battaglia tra genovesi e pisani. Amministrativamente fa parte del comune di Livorno.
Nel 1722, nei fondali circostanti, furono rinvenute quattro teste bronzee di fattura tardo rinascimentale (Bronzi della Meloria), raffiguranti Omero, Sofocle, Eschilo ed una di ignoto, portate poi a Firenze.
Il primo faro della Meloria fu eretto dalla Repubblica di Pisa intorno al XII secolo per segnalare la presenza di pericolose secche a largo di Porto Pisano, il vasto sistema portuale che si estendeva nelle aree settentrionali dell'allora villaggio labronico. Aveva anche funzione di fortilizio, mentre il faro fu affidato dapprima ai benedettini di Pisa e successivamente agli agostiniani dell'antica chiesa di San Jacopo in Acquaviva, a Livorno.
La torre, distrutta dai genovesi nel 1286, fu ricostruita nel 1598 per volontà del granduca Ferdinando I de' Medici, ma successivamente fu abbattuta dalla forza del mare.
L'odierna costruzione risale al 1709 e fu innalzata sotto Cosimo III: è costituita da quattro pilastri uniti da archi acuti sopra i quali poggia il corpo della torre vera e propria, per fare meno resistenza alle onde.
La torre era però priva di un sistema di segnalazione per i naviganti, quindi dal 15 maggio 1867 fu successivamente affiancata da un faro in metallo alto venti metri. Attualmente le secche sono segnalate da tre fari ad alimentazione fotovoltaica.
[Wikipedia]
La torre è una costruzione settecentesca che sorge isolata nello specchio di mare che nel 1284 fu teatro della celebre battaglia tra genovesi e pisani. Amministrativamente fa parte del comune di Livorno.
Nel 1722, nei fondali circostanti, furono rinvenute quattro teste bronzee di fattura tardo rinascimentale (Bronzi della Meloria), raffiguranti Omero, Sofocle, Eschilo ed una di ignoto, portate poi a Firenze.
Il primo faro della Meloria fu eretto dalla Repubblica di Pisa intorno al XII secolo per segnalare la presenza di pericolose secche a largo di Porto Pisano, il vasto sistema portuale che si estendeva nelle aree settentrionali dell'allora villaggio labronico. Aveva anche funzione di fortilizio, mentre il faro fu affidato dapprima ai benedettini di Pisa e successivamente agli agostiniani dell'antica chiesa di San Jacopo in Acquaviva, a Livorno.
La torre, distrutta dai genovesi nel 1286, fu ricostruita nel 1598 per volontà del granduca Ferdinando I de' Medici, ma successivamente fu abbattuta dalla forza del mare.
L'odierna costruzione risale al 1709 e fu innalzata sotto Cosimo III: è costituita da quattro pilastri uniti da archi acuti sopra i quali poggia il corpo della torre vera e propria, per fare meno resistenza alle onde.
La torre era però priva di un sistema di segnalazione per i naviganti, quindi dal 15 maggio 1867 fu successivamente affiancata da un faro in metallo alto venti metri. Attualmente le secche sono segnalate da tre fari ad alimentazione fotovoltaica.
[Wikipedia]
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